CHIESA SANTISSIMA TRINITÀ
La chiesa della Santissima Trinità, che ad oggi sorge su una piazzetta al centro del paese, ha origini lontane.
Si narra che alcuni banditi trafugarono da vicino Bonifacio, in Corsica, una statua lignea dall’Ermitage de la Trinité, portandola in Sardegna alla ricerca di un luogo dove poter edificare una chiesa. Allontanati dalla costa, arrivarono in un posto chiamato Agultu, dove si fermarono a riposare, ma quando si apprestarono a partire, non furono più in grado di sollevare la statua, giunsero così alla conclusione, che la Trinità avesse scelto il luogo in cui stabilirsi. Erano i primi anni del settecento, quando la chiesa fu edificata, ricevendo il nome di Santissima Trinità e permettendo così alle poche famiglie residenti di potersi riunire in preghiera in questo luogo di culto.
In seguito, nel 1813 e per mano di Monsignor Stanislao Paradiso, fu trasformata in parrocchia, con l’intento di riunire in un nucleo stabile, i numerosi pastori che abitavano gli stazzi e “li cussogghj” (piccoli agglomerati), i quali erano soliti sfuggire ai loro doveri di onesti cittadini. Nel tempo, l’edificio subì diversi restauri. Nei primi del Novecento fu ampliata e dotata di campanile con cuspide piramidale, , fino al 1984, quando con un rinnovamento conservativo, assunse l’arredo che ancora tutt’oggi conserva.
La vecchia chiesa, nonostante la sua semplicità, è stata recentemente teatro di avvenimenti culturali di notevole portata, tra i quali si ricordano le mostre d’arte di Albrecht Dürer, Rembrandt, Salvador Dalì, Marc Chagall e Pablo Picasso.
Luogo tranquillo, infonde spiritualità e invita al raccoglimento, custodisce orgogliosa la statua di Santa Barbara e Sant’Orsola e nella nicchia centrale dell’altare maggiore, la statua trafugata del Dio Padre che umile e maestosa esorta i fedeli alla preghiera.