TORRE SPAGNOLA
La Torre Spagnola o Torre Aragonese nel piccolo borgo dell’Isola Rossa ha origini lontane.
Edificata tra il 1578 e il 1595, questa Torre di Avvistamento si erge imponente su di un piccolo promontorio roccioso facilmente accessibile tramite un breve sentiero che permette di girarle attorno, e di godere di un vasto panorama su punta di Li Canneddi a oriente e quello dell’Isola Rossa con alle spalle l’Asinara ad occidente.
La sua forma cilindrica sviluppata su base circolare, è interamente realizzata in granito rosso. Alta circa undici metri, ha come unico ingresso un piccolo vano difficilmente raggiungibile perché posto ad un’altezza di cinque metri, e sulla sommità un terrazzo panoramico capace di ospitare ben cinque fucilieri e un cannone.
Il suo scopo principale oltre a quello di avvistamento, fu anche quello di difesa della zona costiera dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni, e in seguito quello di limitare i traffici clandestini fra la Sardegna e la vicina Corsica.
Testimone silenziosa di alcuni fatti storici, nel 1671, alcuni partecipanti alla congiura per l’uccisione del Viceré di Sardegna, il Marchese di Camarassa, furono attirati con l’inganno e di seguito uccisi. Il più anziano del gruppo invece, il Marchese di Cea, fu fatto prigioniero, portato a Cagliari e successivamente condannato alla pena capitale.
Nel 1802, fu conquistata per un breve periodo dai seguaci di Giovanni Maria Angioy, i quali tentarono di importare senza successo le idee e i principi della Rivoluzione Francese, ma furono anch’essi catturati e condannati a morte.